Un atto d’accusa. Una testimonianza. Un grido per la giustizia. In Genocidio. Quello che rimane di noi nell’era neo-imperiale, Rula Jebreal dà voce al dolore della Palestina, alla devastazione di Gaza, ma anche al silenzio complice delle potenze occidentali. Giornalista, intellettuale, figlia di una terra spezzata, Jebreal racconta – tra memoria personale e analisi politica – un genocidio taciuto e sistematicamente ignorato. Attraverso la sua esperienza, l’autrice denuncia una nuova gerarchia globale delle vite: quelle da salvare, quelle sacrificabili. E si interroga sul futuro della democrazia, del diritto internazionale, della nostra stessa umanità. Un libro coraggioso, lucido e profondo, che obbliga a guardare in faccia l’ingiustizia e invita a non voltarsi mai più dall’altra parte.