In un’Italia del prossimo futuro, stremata dalla crisi climatica e dalla sfiducia nelle istituzioni, le elezioni presidenziali si trasformano in un evento surreale: l’astensione è totale. È l’inizio del collasso. Il nuovo premier, leader di una coalizione di destra e figura carismatica, sparisce misteriosamente mentre il Paese sprofonda in una crisi politica ed economica senza precedenti. Tra attentati, sospetti di complotti internazionali e un’Europa preoccupata, l’Italia si trasforma in una "democratura", dove autoritarismo e nostalgie pericolose prendono il sopravvento. Ma forse c’è ancora spazio per la speranza: l’azione coraggiosa di un capitano della guardia costiera, immigrato albanese naturalizzato, potrebbe cambiare tutto. Sergio Rizzo firma un romanzo provocatorio e lucidissimo, dove la fantapolitica è uno specchio – nemmeno troppo deformante – del nostro presente. Un monito tagliente sulle derive democratiche e un invito a non voltarsi dall’altra parte.