Con «Ragazza senza radici», Cristina Caboni conferma il suo talento unico nel raccontare l’animo femminile. Al centro della storia c’è Adeline, una donna forte, indipendente e senza un passato: abbandonata alla nascita, ha imparato a non voltarsi mai indietro. Ma tutto cambia quando Miranda, un’anziana donna dal passato doloroso, entra nella sua vita con una richiesta: ritrovare il figlio che credeva morto. Adeline lavora negli archivi del Comune di Nizza e ha una passione segreta per la genealogia. Così, inizia un’indagine che si intreccia con i propri vuoti familiari, risvegliando emozioni che aveva imparato a tenere a bada. La ricerca si svolge tra antichi documenti, vigneti carichi di storia, e un misterioso vino che ha riposato sul fondo del mare, simbolo di ciò che si credeva perduto e che torna a galla. Tra paure, speranze e legami inattesi, Adeline imparerà che anche chi si sente senza radici può trovare il proprio posto nel mondo. Un romanzo ricco di atmosfera e sensibilità, che parla a chiunque abbia sentito, almeno una volta, il bisogno di sapere da dove viene per capire dove andare.