Liliana Segre riflette sul presente alla luce del suo passato di sopravvissuta alla Shoah. In un mondo nuovamente segnato da guerre, violenza e odio, la senatrice a vita lancia un appello accorato per la pace, la memoria e la democrazia. Un libro necessario, che unisce testimonianza e impegno civile.
In Non posso e non voglio tacere, Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone instancabile dell’orrore del Novecento, riflette sulle guerre del nostro tempo – dall’Ucraina al Medio Oriente – e sull’urgenza di restare umani. Attraverso un’intervista inedita e una raccolta dei suoi interventi pubblici più significativi, Segre offre una lucida analisi morale e storica: il dolore per i civili innocenti, la difesa del dialogo, la necessità di ricordare per non ripetere. A ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, le sue parole sono più attuali che mai. Con compostezza e forza, invita le nuove generazioni a non voltarsi dall’altra parte. Perché la memoria non basta se non si traduce in responsabilità. Un libro commovente e illuminante, che dà voce alla coscienza civile dell’Italia.
