Scritto mentre la guerra ancora infuriava, Il mondo è una prigione è il resoconto diretto e sconvolgente dell’arresto e della detenzione di Guglielmo Petroni, partigiano italiano e scrittore, catturato dai nazifascisti e tenuto prigioniero per oltre un mese. Nel buio della cella, tra torture, minacce, sparizioni improvvise e silenzi carichi di terrore, Petroni affida alla scrittura una testimonianza di resistenza interiore, in bilico costante tra la speranza e la morte. Pubblicato per la prima volta nel 1949, questo classico della letteratura della Resistenza conserva intatta la sua forza, raccontando la guerra non solo come fatto storico, ma come frattura esistenziale. La riflessione sulla perdita, sulla dignità umana e sulla ricerca di un senso nell’orrore, lo rende un libro imprescindibile, ancora oggi necessario.