Una madre scrittrice, una figlia lettrice, un gesto estremo e un libro che riannoda i fili del passato. Le Sibille è un romanzo intenso e struggente sulla maternità, sull'identità femminile e sul potere salvifico della letteratura. Un viaggio tra vita e parole, dove nulla è davvero perduto.
Costanza è una scrittrice ossessionata dall’idea di lasciare il segno. Emma, sua figlia, sogna una vita semplice, lontana dall’arte e dalle inquietudini della madre. Le loro vite scorrono parallele e lontane, finché un giorno accade l’irreparabile: un biglietto lasciato sul tavolo, un volo dal balcone, un miracolo che cambia tutto. Nel dolore e nello smarrimento, Emma trova l’unico appiglio possibile in un libro regalato anni prima da sua madre: Una donna di Sibilla Aleramo. Quel testo, inizialmente ignorato, si trasforma ora in una mappa emotiva e rivelatrice. Le vicende della scrittrice e quelle di Costanza iniziano a sovrapporsi in un intreccio vertiginoso tra biografia, destino e letteratura. Con una scrittura potente e luminosa, Vincenza Alfano ci racconta un legame madre-figlia in continua evoluzione, tra incomprensioni e amore, ribellione e ricerca di senso. Le Sibille è una storia di donne che si feriscono e si salvano, di identità che si costruiscono attraverso i libri e le cicatrici. Un romanzo che brucia come le passioni vere, e che ci ricorda che dalle ferite della vita non si guarisce, ma si può continuare a lottare. Insieme.
